La camera matrimoniale vista mare Il Baluardo, con i suoi 28 metri quadri, è un’ottima opzione per una coppia in vacanza a Vieste.
Lo spazio è composto da un letto matrimoniale queen size, una scrivania con sedia, un balcone privato vista faro con salottino esterno, ed un ampio bagno con finestra.
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Nel lontano 1438, in memoria di Santa Caterina di Alessandria fu eretto un angusto santuario sullo sperone più estremo della cittadina viestana, il quale fu affidato alle monache Clarisse dal Conte Stabulo Algracio. A quei tempi Vieste, da sempre denominata la Sperduta per la mancanza di collegamenti via terra ai paesi circostanti, veniva raggiunta quasi unicamente via mare. Questo la rendeva accessibile principalmente ai marinai ed ai molteplici corsari d’oriente che attaccarono la Sperduta innumerevoli volte.
Una delle invasioni più gravose fu quella avvenuta per mano del corsaro turco Ahmed Pasha che, per ordine del re Maometto II, saccheggiò la cittadina radendo quasi al suolo il modesto santuario, il quale fu lasciato in stato di abbandono fino al 1546. In quell’anno sopraggiunsero i frati francescani, a quei tempi instancabili viaggiatori con il solo obbiettivo di diffondere la pace e l’amore per il prossimo attraverso la parola del Signore. A coloro si deve il ripristino del santuario di San Francesco, da cui la chiesa tutt’oggi ne mantiene il nome, il quale fu ampliato e circondato da un imponente ‘baluardo’ armato per scoraggiare i continui attacchi da mare.
La fortuna però non accompagnò la sacra struttura che fu nuovamente distrutta nel 1646, questa volta a causa di un violento terremoto che costrinse i cittadini viestani a trasferirsi nelle campagne circostanti. Ancora una volta però, i francescani, motivati dal loro credo, intervennero per ripristinare la sciagurata chiesa finché, nel 1809 furono allontanati in seguito all’abrogazione degli ordini religiosi da parte di Napoleone.
La struttura fu così convertita inizialmente in avamposto militare ed in seguito in carcere militare e civile. Ma nessuno riuscì a modificarne il nome, che per volere del popolo rimase sempre associato ai frati francescani.
La chiesa di San Francesco contornata dall’imponente ‘baluardo’ può essere ammirata dal balcone di questa stanza, in un inquadratura in cui la città vecchia a ridosso del mare ed il cielo sovrastante ne creano un’inquadratura da cartolina.